Cosa si intende per “qualità” dell’energia
L’impatto della “qualità” dell’energia su impianti ed infrastrutture delle industrie alimentari.
L’energia erogata ed utilizzata non è stabile né costante.
Numerosi sono i fattori di distorsione:
–sovratensioni e sovracorrenti impulsive, sottotensioni di rete, cali, interruzioni e micro-interruzioni, perturbazioni del campo elettromagnetico (fattori esterni);
–sovrautilizzo dovuto a componenti e macchinari obsoleti o carenti di manutenzione (fattori interni).
All’avanzare della tecnologia, strumenti e macchinari diventano sempre più delicati e sensibili a queste distorsioni ed una conseguente “bassa/cattiva” qualità dell’energia impatta pesantemente sugli impianti, sulla produzione e, quindi, sulla redditività delle imprese.
Questi i dati (non certo confortanti) forniti dagli studi condotti sinora:
–costo medio industriale dovuto alla bassa e/o cattiva qualità dell’energia: 4% (ca.) del fatturato (Leonardo Power Quality Initiative),
–tempi medi di inattività per malfunzionamenti: 30-40% sui tempi inattivi totali (Electric Light & Power Magazine),
–costo dovuto al tempo di inattività nell’industria alimentare: non meno di $ 100.000/ora (analisi industriali).
Nello specifico l’ IMPATTO si manifesta su
IMPIANTI, APPARECCHI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE
con queste conseguenze:
– ne provoca il funzionamento irregolare o anomalo,
– richiede una manutenzione più frequente,
– comporta aggravio di costi per riparazioni e sostituzioni,
– impone uno spreco di tempo per la pulizia e la sanificazione degli apparati, ad ogni nuovo riavvio di funzione,
– ne provoca il degrado e l’usura prematura,
– ne determina una ridotta durata di vita,
– provoca la rottura delle schede elettroniche e di altri componenti.
Ma le CONSEGUENZE si registrano anche su
INFRASTRUTTURE IT
– procurando potenziali interruzioni dei sistemi IT,
– arrecando danni all’infrastruttura informatica stessa,
– comportando la possibile perdita di dati e/o di sicurezza.
Ma una “scarsa/cattiva” qualità dell’energia incide pesantemente anche su altri ambiti dell’industria alimentare.
Per scoprire quali siano le ulteriori conseguenze …
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