PUN Quarto Orario – In vigore dal 1° ottobre 2025

Cosa significa ?

Per comprenderlo, bisogna innanzitutto ricordare cosa sia il PUN (ovvero, dal 1° gennaio 2025, più precisamente, PUN Index GME), acronimo di Prezzo Unico Nazionale dell’energia elettrica.

L’energia elettrica viene scambiata attraverso operazioni di compravendita che si svolgono nel mercato dell’energia all’ingrosso/Borsa Elettrica (piattaforma IPEX-Italian Power Exchange), gestita dal GME.

In tale mercato gli operatori (produttori, grossisti), con le loro contrattazioni, stabiliscono quotidianamente i prezzi attraverso il Mercato del Giorno Prima (MGP).

Basandosi su tutta la quantità di energia prodotta (derivante da fonti sia rinnovabili sia fossili) e quella richiesta nelle diverse zone del nostro Paese, la Borsa Elettrica determina, giornalmente e per periodo di negoziazione, un prezzo di riferimento.

Il PUN Index GME è dunque l’indice di riferimento del prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica (espresso in €/Mhw).

In linea con la riforma europea, introduttiva delle nuove Market Time Unit (MTU) a 15 minuti in tutte le borse elettriche dell’Unione Europea, dal 1° ottobre 2025 i prezzi dell’energia non vengono più calcolati su base oraria bensì ogni quarto d’ora.

La giornata viene divisa pertanto in 96 intervalli di prezzo in luogo dei precedenti 24: in tal modo le quotazioni risultano più fedeli al reale andamento, in tempo reale, della domanda e dell’offerta di energia elettrica.

Dal 1° ottobre 2025, dunque, il PUN Index GME assume dettaglio “quartorario”, ossia viene calcolato ogni 15 minuti.

E’ evidente che ciò comporta prezzi più volatili, maggiore complessità per i contratti energetici e, soprattutto, una nuova sfida per le imprese.

Ma anche grandi opportunità per ottimizzare consumi e massimizzare risparmi !

Mediante l’adozione di sistemi di monitoraggio avanzati, atti a rilevare in tempo reale le mutevoli variazioni di prezzo, si potrà valutare l’opportunità di trasferire i carichi di lavoro (con i relativi consumi) verso i quarti d’ora più convenienti.

Tramite sistemi di accumulo a batteria, sarà possibile immagazzinare l’energia elettrica (ottenuta a prezzi bassi o quando il costo per la produzione da rinnovabili risulta elevato) per poi utilizzarla, in tempo reale, quando il prezzo dell’energia risale.

Ulteriori sfide e concrete soluzioni nei nostri prossimi articoli …

Continuate a seguirci …